Volga
1918
8 giugno, il rimorchiatore armato ceco Prishlepala (armato di 3 mitragliatrici) abbordava e catturava una chiatta sovietica carica di farina.
20 luglio, la cannoniera sovietica Delo Sovetov si scontrava con 3 navi zariste affondandone una.
22 luglio, la cannoniera sovietica Delo Sovetov veniva attaccata da 3 cannoniere ceche, venendo colpita, fu abbandonata.
Fine luglio, la cannoniera ceca Volk catturava il rimorchiatore sovietico Gorchitsa.
1 agosto, scontro tra le cannoniere sovietiche Bratstvo, Lev e Olga con unità ceche.

5 agosto, scontro tra la cannoniera ceca Volk e le cannoniere sovietiche Bratstvo, Lev e Olga e le barche armate Burlak e Belaja Akatsija. Le due unità più piccole si arenarono.
7 agosto, Lev Trotzkij da Mosca raggiungeva il fronte, guidando la controffensiva sovietica.
27 agosto, Lev Trotzkij guidò personalmente i cacciatorpediniere Protsnij, Pritkij e Retivij nel bombardamento di Kazan occupata dai cechi. La missione ebbe successo.
30 agosto, i cacciatorpediniere Protsnij, Prytkij e Retivij, con le cannoniere Olenja, Olga e Lev bombardarono Kazan. Il Protsnij distrusse rimorchiatori e chiatte presso il villaggio Verkhnij Uslon. Olenja e Olga impegnarono le batterie d’artiglieria nemiche, Olga e Lev furono danneggiati.

1 settembre, Pritkij e Retivij bombardarono Kazan e alcune cannoniere ceche. Per la prima volta un idrovolante sovietico supportò l’operazione.
5 settembre, le unità sovietiche bombardarono Kazan, ma le cannoniere Dolfin e Tashkent furono colpite dall’artiglieria ceca: la prima unità affondò. Altre operazioni di bombardamento si svolsero l’8 e il 9 settembre.
7 settembre, scontro tra la cannoniera ceca Volk e le imbarcazioni armate zariste Sofija, Groznij, Chechenets, Gorets, Moguchij e Vandali con le unità sovietiche Andrej Ljakhov, Mikhajl Krutov, Svoboda, Revolutsija, Moskva e Kazanka. I bianchi si ritirarono.
10 settembre, le unità sovietiche presero Kazan.
11 settembre, scontro tra unità sovietiche e ceche.
25 settembre, il pontone armato sovietico Sergej (4 cannoni da 102mm, 1 da 47mm, 2 da 37mm e 12 mitragliatrici) affondava un’imbarcazione zarista carica di truppe.
28 settembre, 2 navi zariste tentavano d’impedire un’operazione di sbarco ma furono respinte dalle unità sovietiche.
7 ottobre, i zaristi lasciavano Samara abbandonando le loro cannoniere.

Kama
17 settembre, sul fiume Kama, la cannoniera sovietica n°1 catturava il rimorchiatore Dejatel con 3 chiatte e la barca Luna. Tuttavia la n°1 fu bombardata dall’artiglieria zarista a terra, venendo abbandonata.
18 settembre, scontro tra le unità zariste Ataman Razin e Belaja e una batteria galleggiante sovietica.
20 settembre, la cannoniera sovietica n°7 sfuggiva alle navi zariste. Il giorno successivo i cacciatorpediniere sovietici Pritkij e Retivij ebbero uno scontro inconcludente.

22 settembre, le cannoniere sovietiche Olga e Dobrij e la barca armata Peresvet, insieme ai cacciatorpediniere Pritkij e Retivij, sbarcarono truppe a Chistpol, catturando molti barconi e 3 piccoli trasporti nemici.
23 settembre, Pritkij, Retivij e la cannoniera Olga impegnarono le cannoniere zariste, danneggiandone una.
25 – 29 settembre, scontro tra le navi sovietiche Ataman Razin, Pritkij, Dobrij, Tovarish, Vanja e n°2 con navi zariste.
1 ottobre, scontro tra le cannoniere Vanja e Olga e i cacciatorpediniere Pritkij e Retivij dei sovietici con l’artiglieria costiera zarista e la batteria galleggiante Chekhoslovak. La cannoniera Vanja fu danneggiata e abbandonata. 30 marinai furono uccisi assieme al comandante Markin che rimase indietro, sparando con una mitragliatrice per coprire l’evacuazione della nave. Markin è considerato un martire della Marina sovietica.

7 ottobre, le cannoniere zariste avanzarono guidate dalla cannoniera Orjol (con cannoni da 130mm). Tuttavia le mine sovietiche affondarono la cannoniera Trud, dopo di che Pritkij, Retivij, Dobrij e Ataman Razin tesero un agguato al nemico, 4 giorni dopo, affondando la cannoniera Miljutin.
16 ottobre, le cannoniere sovietiche catturavano il rimorchiatore zarista Aleksej.
17 ottobre, i cacciatorpediniere sovietici Pritkij, Protsnij e Retivij entrarono nel porto nemico di Goljanij, sotto una falsa bandiera zarista, ingannando il nemico. I bianchi stavano per fucilare numerosi prigionieri, e si era deciso di salvarli. I zaristi non sospettavano nulla, mentre i prigionieri dovevano essere trasportati dalla “chiatta della morte” su un’altra località per fucilarli e seppellirli. Il Pritkij prese il controllo del rimorchiatore Rassvet che trainava la “chiatta della morte”, mentre i marinai del Retivij e della cannoniera sovietica Volgar Dobrovolets liberavano i 522 prigionieri.

19 ottobre, la cannoniera sovietica Volgar Dobrovolets veniva danneggiata dall’artiglieria a terra.
Tra ottobre e novembre, i sovietici conquistarono Goljanij.
1919
9 maggio, le cannoniere sovietiche Aleksandr e Utsreditel catturavano una chiatta con 90 tonnellate di petrolio.
11 maggio, la cannoniera sovietica Ljubimets veniva affondata dall’artiglieria nemica.
14 maggio, le cannoniere sovietiche Vanja Kommunist, Avangard Revolutsij, Kuban e Volgar Dobrovolets si scontravano con la cannoniera zarista Grozjashij. La cannoniera zarista fu salvata dalle cannoniere inglesi Kent e Suffolk. 2 idrovolanti sovietici tentarono di attaccare il Suffolk, ma furono abbattuti e i piloti fucilati.

24 maggio, battaglia di Elabuga, la più grande battaglia navale sul Volga. Le cannoniere sovietiche Vanja Kommunist, Avangard Revoljutsij (ex-Olga), Volgar Dobrovolets, Pamjat Volodarskogo, Terek, Roshal e Kuban si scontravano con 7 cannoniere zariste appoggiate da un batteria galleggiante, dalla cannoniera inglese Kent e dalla batteria galleggiante inglese Suffolk. Nella prima fase della battaglia Terek e Roshal si arenarono, dopo essere state colpite dalla Kent. A questo punto la formazione anglo-zarista tentò d’inseguire i sovietici, ma la cannoniera Kuban colpiva la cannoniera zarista Gordom, e la Kent fu costretta a fermarsi per coprire la Gordom. La battaglia permise ai sovietici di bloccare l’avanzata nemica e salvare le operazioni di sbarco ad Elabuga. Nella seconda fase, le operazioni di sbarco sovietiche permisero di liberare Elabuga dopo un giorno di combattimenti, facendo crollare il fronte zarista. I bianchi dovettero abbandonare tutta la loro flottiglia.

27 maggio, scontro inconcludente tra la cannoniera sovietica Trotzkij e due navi zariste.

2 giugno, la cannoniera zarista Statnik veniva affondata dall’artiglieria sovietica e la Skorij veniva arenata. La maggior parte della flottiglia zarista fu affondata alla fine di giugno per evitarne la cattura.
Fonte: Soviet Empire